Jannik Sinner, grazie alle vittorie all’ATP 500 di Vienna e al Masters 1000 di Parigi-Bercy contro, rispettivamente, Aleksander Zverev e Félix Auger-Aliassime in finale, è tornato al primo posto nel ranking ATP. Certo, il “merito” è anche dovuto alla prematura eliminazione di Carlos Alcaraz nel torneo indoor parigino, sconfitto al primo turno dal britannico Cameron Norrie, ma è una situazione tutt’altro che stabile. Lo spagnolo può subito riprendersi la prima posizione, ma l’italiano può impedirlo solo all’avverarsi di determinate condizioni.
Sinner può chiudere la stagione al primo posto del ranking ATP: ecco come
Jannik Sinner, grazie alle vittorie di Vienna e Parigi-Bercy e al contemporaneo crollo di Carlos Alcaraz contro Cameron Norrie al torneo indoor in Francia, si è guadagnato il momentaneo ritorno in vetta nel ranking ATP.
Sì, momentaneo, perché il campione altoatesino rischia ancora di vedersi sfuggire il primato già a partire dalle ATP Finals di Torino in programma dal 9 al 16 novembre. La distanza in classifica tra i due cannibali del tennis è veramente poca: solo 250 i punti di differenza (11.500 per l’italiano, 11.250 per lo spagnolo) e, già a partire da settimana prossima, Jannik dovrà riprendere la rincorsa per il primato.
In vista delle ATP Finals all’ombra della Mole Antonelliana, verranno stornati i punti conquistati dai due campioni nell’edizione del 2024 (1.500 all’italiano in quanto campione in carica, 200 allo spagnolo poiché eliminato durante la fase a gironi con una sola vittoria su tre partite). Questa situazione avvantaggia il murciano, in quanto ritornerebbe subito in vetta con un vantaggio sull’altoatesino di 1.050 punti.
A questo punto, l’italiano deve vedere soddisfatte determinate condizioni affinché possa concludere questo 2025 tormentato davanti ad Alcaraz. Una di queste è la vittoria delle ATP Finals: Jannik può rimanere in vetta vincendo il torneo di Torino da imbattuto, a patto che, però, Carlitos non raggiunga la finale. I tornei indoor non sono esattamente la specialità della casa per Alcaraz, come dimostra, peraltro, il suo storico. La recente eliminazione al primo turno di Parigi-Bercy apre a questa possibilità, come anche il deludente cammino dello spagnolo nella scorsa edizione delle Finals.
Altra condizione che premierebbe Sinner sarebbe l’eliminazione di Alcaraz durante la fase a gironi, con l’italiano che dovrebbe vincere almeno due partite nella prima fase. Di base, al campione di Sesto Pusteria basterebbe vincere anche una sola partita, a patto che Alcaraz non ne vinca nessuna. Insomma, le combinazioni sono diverse, ma che difficilmente potrebbero ripetersi con tale frequenza. Jannik, però, parte con un notevole vantaggio nei tornei indoor, dove è reduce da 26 vittorie di fila (solo McEnroe, Djokovic, Federer e Lendl hanno fatto meglio dell’italiano), 4 tornei vinti (Vienna 2023 e 2025, Torino 2024 e Parigi-Bercy 2025) e da un’imbattibilità che perdura da due anni. Alcaraz, al contrario, ha vinto un solo torneo indoor in carriera: l’ATP 500 di Rotterdam dello scorso febbraio battendo in finale l’australiano Alex De Minaur.
Difficile, ma non impossibile. Jannik non è completamente padrone del proprio destino, ma dopo aver dovuto rinunciare ai primi mesi della stagione per squalifica, un bel colpo di fortuna finale non guasterebbe.


















