La terza giornata della fase campionato dell’Europa League ha portato con sé notizie contrastanti. Si gioisce in casa Bologna per la prima vittoria di questa campagna europea per 2-1 sul campo dei romeni dell’FCSB, mentre monta la rabbia in casa Roma per la seconda sconfitta casalinga europea consecutiva per 2-1 contro i cechi del Viktoria Plzen.
Europa League: finalmente il Bologna può esultare
Dopo una sconfitta e un pareggio dal sapore di beffa nelle prime due partite, il Bologna trova finalmente la sua prima affermazione in questa edizione dell’Europa League.
La squadra di Vincenzo Italiano, affidata per l’occasione al vice Daniel Niccolini (Italiano era impossibilitato a causa della polmonite), sbanca l’Arena Nationala di Bucarest battendo per 2-1 l’FCSB. Una vittoria arrivata dopo una prestazione altalenante, ma positiva nel complesso. È mancato giusto un pizzico di cinismo in più sotto porta ai rossoblù per poterla chiudere con meno patemi del previsto.
Il Bologna, rispetto alla vittoriosa trasferta di domenica a Cagliari, fa sedere in panchina Ravaglia, Holm, Vitik, Miranda, Ferguson, Bernardeschi, Cambiaghi e Castro per fare spazio a Skorupski, Zortea, Lucumí, Lykogiannis, Moro, Orsolini, Rowe e Dallinga. Insomma, una turnazione abbondante per poter sfruttare al meglio le risorse a disposizione.
Il Bologna troverà i due gol-vittoria già nel primo quarto d’ora. Al 9′, Freuler ruba palla sulla trequarti ad Alhassan e lancia sulla sinistra Dallinga, il quale trova un comodo assist rasoterra per l’accorrente Odgaard sul secondo palo che non può sbagliare l’1-0. Neanche il tempo di rimettere il pallone a centrocampo che, al 12′, i felsinei trovano già il raddoppio con Dallinga, abile nel ribattere in rete la respinta di Tarnovanu sul primo tentativo di Lykogiannis. Bologna che ha in pugno la partita e, al 25′, ha già l’occasione per chiuderla con Orsolini in contropiede, ma l’esterno rossoblù rinuncia al comodo assist a Dallinga per andare al tiro e farsi ipnotizzare da Tarnovanu.
Il mancato colpo del KO ringalluzzisce l’FCSB, il quale prova a rientrare in partita al 37′ con una doppia clamorosa occasione di testa per Ngezana e Sut, ben sventate da Skorupski con due ottimi colpi di reni. Il portiere polacco è ancora decisivo al 41′ quando, in controtempo con il piede destro, respinge una conclusione insidiosa di Thiam sul primo palo. I romeni troveranno il gol che riapre la partita al 54′ con il neo-entrato Birligea, il quale approfitta di un disimpegno errato del subentrante Vitik per battere Skorupski con in diagonale al volo in allungo.
Il gol subito sembrava essere il prologo ad una clamorosa rimonta, invece il Bologna si è ricompattato e ha mancato a più riprese il terzo gol: Tarnovanu è strepitoso sui tentativi di Moro, Dallinga e Odgaard. Orsolini è ancora più sfortunato: prima si vede salvare da Radunovic sulla linea il facile tap-in, poi è il palo a negargli il secondo gol nella competizione.
Grazie a questa vittoria, il Bologna sale a 4 punti in classifica e, nella prossima partita casalinga contro i norvegesi del Brann Bergen, avranno una grande occasione per allungare la striscia positiva.
La Roma cade ancora una volta in casa: il Viktoria Plzen sbanca l’Olimpico con 2 gol in 2′
Incredibile ma vero, la Roma non sa più vincere in casa.
Tra campionato e coppe si è arrivati alla quarta sconfitta stagionale all’Olimpico, la seconda consecutiva in Europa League. Dopo il Lille, questa volta è stato il ben più modesto Viktoria Plzen a trovare i 3 punti grazie ad un 2-1 di sudore e sacrificio. I cechi hanno approfittato del momento di sbandamento degli uomini di Gasperini nella prima mezz’ora del primo tempo per trovare i due gol vittoria. I giallorossi devono recitare il mea culpa per aver sciupato la doppia grande occasione casalinga per poter volare a punteggio pieno e ora il cammino europeo si è irreversibilmente complicato.
Il Gasp, nell’infuocato post-partita, ha lamentato una certa aridità offensiva da parte degli attaccanti, ma a risultare fatale alla fine è stata la scelta di schierare il giovane difensore polacco Ziolkowski, protagonista in negativo in occasione del primo gol del Viktoria e sostituito dopo 30′ con El Shaarawy.
Oltre a Ziolkowski per Ndicka, gli altri accorgimenti di Gasperini rispetto alla gara di campionato persa contro l’Inter riguardavano gli inserimenti di El Aynaoui e Dovbyk al posto di Cristante e Pellegrini. Nonostante la presenza di una punta di ruolo, la Roma non punge e il Viktoria Plzen, tra il 20′ e il 22′ realizzerà quelli che si riveleranno essere i gol vittoria: il vantaggio lo firma Adu, bravo nell’andarsene via a Ziolkowski di forza e battere Svilar in uscita con lo scavetto; poi, è Souare a trovare la conclusione vincente dalla lunga distanza per portare i suoi sul 2-0.
La Roma a questo punto affida la reazione a Wesley e Soulè: il primo si vede respingere in angolo da Jedlicka una insidiosa conclusione sul primo palo; il secondo colpisce alto da pochi passi.
Nella ripresa, il Gasp perde Kone per infortunio, sostituito da Pisilli, e la Roma dà il via all’assedio verso la porta difesa da Jedlicka. Il portiere ceco è bravo sul tentativo dalla distanza di El Shaarawy al 51′, ma è costretto alla resa sul rigore realizzato da Dybala al 54′ per fallo di mano di Jemelka in area sul colpo di testa di Pisilli. La Roma prova a rendersi pericolosa, ma i maggiori grattacapi per la difesa ceca sono dovuti tutti a tiri dalla distanza: El Shaarawy, Soulè e Bailey ci provano con convinzione, ma la porta non viene mai inquadrata. Solo nel finale, la Roma va vicinissima al punto del 2-2: al 94′, Ndicka di testa da posizione ravvicinata centra Jedlicka; al 95′, invece, Pisilli si vede annullare il gol per fuorigioco.
I fischi dell’Olimpico al triplice fischio impongono una forte reazione dei giallorossi già in vista della trasferta di Glasgow contro i Rangers. Una sconfitta in Scozia potrebbe significare già addio alla qualificazione diretta agli ottavi.



















